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NIBIRU – Il Gioco sulle Memorie Perdute

NIBIRU

Le stelle brillavano luminose in quella memorabile notte di quattromila anni fa. Sotto il cielo di mezzanotte, i venti della Mesopotamia trasportavano l’odore di incenso, le risate, la musica e i suoni delle celebrazioni. La costruzione del tempio era stata completata.

La città cadde addormentata dopo settimane di feste in onore del ritorno del Terzo Re. Nei loro sogni, gli abitanti videro che a ognuno di loro erano stati perdonati i loro peccati, mentre le loro anime ascendevano verso le stelle. 

Ma, all’improvviso, accadde qualcosa. Un raggio di luce abbagliante squarciò la coltre della notte, accecando gli abitanti. Insieme alla luce, riecheggiò il più assordante suono mai udito dall’umanità, così forte da far sembrare che il cosmo stesso stesse urlando. Pietrificati, gli abitanti guardarono verso l’alto. E lo videro passare, il loro sogno divenuto realtà, per una sola e unica volta. 

Videro Nibiru, la loro seconda casa.

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DOVE SIAMO?

Nibiru. Una colossale stazione spaziale, casa di milioni di persone, dove quotidianamente si scrivono storie che parlano di drammi e sacrificio.

Come sarebbe la vita su un pianeta senza cielo? Come sarebbe nascere, vivere e morire in un luogo dove l’erba non cresce, dove il vento non soffia e dove non c’è orizzonte?

Immaginiamo, per un attimo, che l’umanità si trovi a dover vivere all’interno di un’enorme stazione spaziale. Le conseguenze sarebbero molto più importanti delle cause di questo stato di cose. L’acqua che beviamo sarebbe distribuita attraverso tubi giganti e l’aria ci arriverebbe pompata attraverso condotti lunghi chilometri. Le luci sfarfallanti sarebbero l’unico rifugio dall’oscurità, che sarebbe la condizione naturale di questo strano mondo. La natura stessa sarebbe diversa. Ogni aspetto del mondo sarebbe distorto.

Cosa sogneremmo? Di cosa avremmo paura? Per che cosa combatteremmo?

Ispirata alle atmosfere di Blame! la stazione ha aree diversissime, dalle funzioni a volte chiare a volte ignote. Da una parte, alcune regioni di essa sembrano essere fatte apposta per noi umani: aria fresca, acqua, cibo e temperature miti ci vengono offerte su un piatto d’argento. Ma, in altre sezioni, al di fuori del percorso predeterminato (che abbandonerete spesso, data l’innata curiosità umana), vi imbatterete nelle fredde viscere di un mondo che non ha niente a che fare con la nostra terra natia. Questa macchina, così come ogni altra, ha uno scopo, e la natura di questo scopo insieme al nostro ruolo in esso portano inevitabilmente a porsi delle domande.

I tunnel, le vene e le arterie di Nibiru, sono come i grandi spazi aperti che separano le città nel nostro mondo, una rete enorme che si estende per tutta la stazione. Sebbene la maggior parte della stazione sia composta da tunnel di trattamento e produzione, condotti d’aria e di servizio (molti inesplorati), le sale usate ogni giorno dagli umani che percorrono Nibiru sono le strutture più iconiche, e sono popolate dalla maggior parte della strana fauna di Nibiru e da alcune comunità umane con le loro storie, e tante sfide che vi attendono ad ogni angolo.

Via via che svariate civiltà si sono evolute, la società ha imparato a sfruttare lo spazio delineato dalla rete di tunnel (per coltivare e allevare cibo, creare mercati, posti di guardia, dogane, ecc.). Le relazioni interne di una nazione dipendono molto da come ogni reggente sia in grado di gestire le reti del suo territorio, incluse quelle di commercio e guerra.

Nel mondo senza cielo ci sono svariate IA anche di forma umanoide, ma le creature di Nibiru non sono affatto una sorta di costruzioni di cyborg. A Nibiru dunque gli animali hanno un aspetto organico (perchè la stazione ha i suoi ‘fini’) ma sono progettati da un’entità IA, che quindi pensa in termini di circuiti e li disegna in modo che si riforniscano di nutrimento (principalmente) dall’elettricità.

La creatura iconica è lo Scintillante, che è stato pensato come una valvola di regolazione della potenza elettrica in forma di grosso gatto alieno. Gli Scintillanti possono “agganciarsi” alle linee elettriche di Nibiru per ricaricarsi, ma se trovano linee elettriche più grandi, hanno la possibilità di utilizzare una serie di organi come resistori naturali che possono regolare la corrente di una particolare linea elettrica e svolgere una funzione utile agli umani.

La flora in tutte le sue sfaccettature è una parte importante di Nibiru. È l’artefice principale della vita animale sulla stazione, responsabile della produzione copiosa di ossigeno, ed è risorsa importante per il sostentamento dell’umanità. Eppure anche la flora è molto diversa da quella sulla Terra. Su Nibiru, il fungo è re: una miriade di specie diverse ha proliferato nella stazione componendo arazzi policromatici di forme di vita aliene. Per l’umanità, i funghi sono essenziali, un elemento quasi onnipresente non solo nella dieta, ma anche in tutti i prodotti che si consumano, dai circuiti alle vettovaglie, dai collanti al carburante.

Il mondo senza cielo è una macchina di incredibile complessità, alimentata da una fonte d’energia apparentemente inestinguibile che fluisce dal suo centro fino a milioni di terminali, costruita appositamente per durare millenni e per preservare la preziosa vita al suo interno. Sebbene il suo schema completo rimanga un mistero, i più importanti componenti che costituiscono Nibiru sono, concettualmente, facilmente osservabili e comprensibili: la stazione è una struttura dalla forma di disco, 3.600 km di diametro. La sua rotazione genera una gravità artificiale in modo che il 20% della sua superficie totale sia abitabile.

L’umanità ha percorso Nibiru per migliaia di cicli, ma ancora molto di essa rimane inesplorato perché la stazione spaziale di Nibiru è un costrutto complesso ed è la gravità che determina la vivibilità delle varie regioni, delle fasce da 1 a 2G, dai Settori del Nucleo, la prima delle aree che costituiscono Umbra (chiamata anche Antumbra), agli Spazi Esterni (chiamati “Il Tratto” o “Penumbra”). Penumbra è il settore più popolato della stazione, punteggiato di avamposti sparsi e colonie, dove vivono industriali instancabili e cercatori di fortuna. Oltre, il settore vero e proprio di Umbra è un luogo di non-vita, dove nessuno si avventura. L’ambiente qui schiaccia chiunque vi si avventuri, strappando la vita e spezzando i corpi di coloro abbastanza stupidi da attraversare il buio.

IL GIOCO E IL MEMO SYSTEM

Nibiru è GDR poetico e duro, diverso da qualunque cosa abbiate giocato, con un suo sistema di gioco nativo: il MEMO System.

Nel gioco assumete il ruolo di Erranti, persone che si svegliano nella stazione prive di ricordi e cercano in lungo e in largo i resti perduti del loro passato, mentre si mette in moto una serie di eventi che cambieranno per sempre il volto del Mondo Senza Cielo.

Voi Erranti non siete estranei o alieni, ma siete, come la ‘gente normale’, gli abitanti di questa stazione spaziale, una macchina mostruosa progettata per chissà quale scopo. Riuscirete mai a scoprirlo? Sopravviverete nell’oscurità, ignari di tutto, lottando solo per garantire un’esistenza dignitosa a voi e ai vostri cari? Non sareste forse tentati di addentrarvi nei luoghi più reconditi di questo mondo senza cielo, per carpire i segreti che si celano dietro la sua cortina di tenebre? Ricordate: qualunque sia la via che sceglierete, le vostre decisioni avranno delle conseguenze, per voi e per chiunque vi seguirà.

Il meccanismo particolare di Nibiru vi consente di scrivere le storie delle vite passate dei vostri protagonisti man mano che gli si rivelano, e in cambio conforma le loro vite presenti, creando trame complesse e articolate, basate sulle Memorie che i personaggi riscoprono e narrano in una costante ricerca del proprio passato per scrivere il futuro, poiché è la memoria che plasma la nostra identità.

Coloro che impersonerete non saranno persone comuni. Farete parte di un gruppo di persone con un’importante caratteristica comune: si sono risvegliate nella fredda Nibiru senza la maggior parte delle loro memorie. Le vostre vecchie vite sono in frantumi, e la vostra nuova esistenza sarà una lotta per riunire i pezzi, il tutto mentre vagate in un mondo al di fuori della vostra comprensione.

Grazie al MEMO System, la memoria è un tema centrale in Nibiru: le regole sono state scritte in modo che la narrazione non avvenga solo “in avanti” (vivendo l’avventura e decidendo il fato del vostro personaggio) ma anche “indietro”, poiché ad ogni nuovo ricordo ottenuto vengono rivelati i racconti e le peripezie che hanno formato le vite precedenti dei vostri personaggi. Ogni lancio di dadi è un’opportunità per far emergere nuovi ricordi. I giocatori possono utilizzare i punti memoria non solo per garantire il successo, ma per svelare un nuovo frammento del passato del proprio personaggio, il tutto modellandone vantaggi e svantaggi.

Nibiru vuole che personaggi e giocatori insieme continuino a esplorare il loro background  ricompensando i vostri sforzi con delle Rivelazioni. Questi strani tratti servono ad espandere il gameplay, ad esempio, garantendo vantaggi se scritti in rima, concatenando i ricordi in trame più lunghe e persino permettendovi di immagazzinare ricordi in oggetti o inventare un veleno fatto con i vostri ricordi più oscuri e così via.

Che si attraversi una distesa senza luce, bacini idrici distrutti o luoghi in cui la gravità artificiale schiaccia la tua volontà, gli ambienti di Nibiru generano culture e credenze selvaggiamente diverse, consentendo ai giocatori di esplorare diverse visioni dell’umanità e il suo rispetto per il mondo che la circonda.

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2 pensieri su “NIBIRU – Il Gioco sulle Memorie Perdute

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